Le concettualizzazioni moderne esistenzialiste riguardanti l’inter-soggettività sono basate principalmente sull’importanza delle relazioni dinamiche e interattive tra il e l’Altro (diverso dal Sé). Le relazioni con altri individui sono viste come parte essenziale del nostro senso dell’essere e del nostro vivere le esperienze del mondo che ci sta intorno. L’Altro potrebbe essere considerato come un tipo di illusione sociale auto-attualizzante; colui che e’ diverso da me, che pero’ diventa come parte integrante del mio essere nel mondo. Tanto che la percezione della sua assenza può portare ad insicurezze ontologiche e spesso provocare un senso di disperazione e solitudine. Per cui gli altri individui (e la nostra percezione di essi) possono influenzare le nostre esperienze e le nostre azioni. Infatti, secondo queste visioni moderne esistenzialiste, sono proprio gli altri che contribuiscono al nostro senso di auto-realizzazione o di alienazione. Un rapporto dialogico con l’Altro sembra essere uso comune nelle pratiche terapeutiche esistenzialiste. Una relazione che comporta non poche difficoltà, inclusa la relazione di potere che uno può percepire nelle dinamiche relazionali.  Queste dinamiche possono essere osservate a livello olistico (sociale, fisico e spirituale) riflettendo sulle nostre percezioni personali oltre che sulle nostre relazioni interpersonali. Percezioni che appaiono essere influenzate da fattori culturali, individuali e possibilmente anche biologici. Pare dunque fondamentale riconoscere quanto le nostre percezioni e la nostra interpretazione dell’Altro, possano influenzare i nostri costrutti inter-relazionali.

LETTURE CONSIGLIARE

  • Laing, R. D. (1961). The self and other. Further studies in sanity and madness. London: Tavistock Publications.
  • Spinelli, E. (2005). The interpreted world. 2nd ed. London: SAGE Publications.
  • Van Deurzen & Arnold-Barker, C. (eds.) Existential perspectives on human issues. A handbook for therapeutic practice.