Quando pratichiamo ‘focusing’ e familiarizziamo con il nostro ‘felt-sense’, ci relazioniamo al nostro corpo in un modo speciale, perché questo processo esperienziale ci può condurre a ristorazione emotiva.
Ma cosa significano ‘focusing’ e ‘felt-sense’?
‘Focusing’ è un termine usato comunemente in psicoterapia umanistica per descrivere un processo esperienziale di consapevolezza corporea che può portare a ristorazione emotiva. Fu sviluppato da Eugene Gendlin negli anni 50 come risultato delle sue investigazioni filosofiche sul significato di ‘experiencing’, alla sua ricerca orientata verso il corpo e alla sua pratica come psicoterapeuta. Focusing può essere descritto come un processo olistico che incorpora una moltitudine di caratteristiche psicosomatiche. Grazie alla sua essenza relazionale, che mira a facilitare un dialogo emotivo ristoratore tra le varie parti di cui il nostro Sé si compone, questo processo si evolve in modo naturale con un movimento dinamico verso la scoperta del ‘sapere implicito’. Col passare degli anni Gendlin divenne sempre più consapevole dell’importanza di accedere all’implicito come modo per addentrarsi nel vero significato, tanto che negli anni 70 formalizzò questo concetto come ‘felt-sense’. Il felt-sense è una vaga e strana sensazione che può essere esplorata in uno spazio interiore non familiare del nostro corpo. È una sensazione corporea al limite, che trova spazio tra la ragione e l’emozione; una sensazione che pur essendo meno identificabile e meno intensa di un’emozione, è comunque più affidabile della ragione. Tutte queste qualità possono essere rappresentate metaforicamente dal quel vago e indistinto ‘sapere interiore’ (implicit knowing) che proviamo quando ci siamo dimenticati qualcosa; non riusciamo a ricordare esattamente cosa, ma in ogni caso confidiamo in questo implicit knowing, perché sappiamo che ci aiuterà a ricordare quel qualcosa che abbiamo scordato. Una simile vaga sensazione la proviamo al risveglio da un sogno, quando sebbene il contenuto non sia chiaro, proviamo comunque quella sensazione indistinta di un qualcosa che è li, sappiamo di provarla, anche se troviamo difficile spiegarla a parole.
LETTURE CONSIGLIATE
- Gendlin, E. T. (1962). Experiencing and the creation of meaning. A philosophical and psychological approach to the subjective. Free Press of Glencoe.
- Gendlin, E. T. (1978). Focusing. New York, Toronto, London, Sydney, Auckland: Bantam.
- Gendlin, E. T. (1986). Let your body interpret your dream. Wilmette, Illinois: Chiron Publications
- Gendlin, E. T. (1996). Focusing-oriented psychotherapy. A manual of the experiential method. New York, London: The Guilford Press.