Quando ci troviamo difronte alla morte di una persona cara, proviamo tutta una serie di emozioni, inclusa la paura e la confusione. Questo evento ci lascia spesso impreparati ed è vissuto nelle sue fasi iniziali come shock o trauma. Così inizia la nostra elaborazione del lutto. Un processo difficile e doloroso. Riconoscere come avviene questo processo, sebbene distinto e unico per ognuno di noi, può aiutarci ad affrontarlo. In inglese tre parole distinte riassumono questo processo:

  • bereavement ciò che ti accade – il lutto nella sua dimensione emotiva
  • grief come ti senti e come reagisci – il dolore
  • mourning è quello che fai – il lutto nella sua dimensione pratica

Immaginiamo che bereavement sia una ferita, grief è l’infiammazione che ne segue. Un’infiammazione che causa dolore, rigonfiamento e altri disturbi. Questa ferita può durare a lungo, ma prima o poi, se ce ne prendiamo cura, si trasforma in cicatrice. Dunque, l’elaborazione del lutto è un processo che porta alla guarigione. Mourning è quello che facciamo di pratico, durante questo processo. Infatti, è importante avere dei rituali che ci accompagnano, soprattutto nelle sue fasi iniziali, cosicché si stabiliscano dei ruoli per tutte le persone coinvolte nel lutto e si possa affrontare la realtà.

Ma come affrontare questo processo?

 

 

 

 

Un’immagine possente di questo processo è quella del Dr Wilson, che rappresenta il lutto come Whirpool of Grief (Vortice del Dolore). Osservala, può aiutarti a capire le fasi che generalmente contraddistinguono il lutto. Dal fiume della vita in cui uno è relativamente sereno, arriva lo shock per la perdita di una persona a noi cara. Questo ci fa cadere in un vortice, dove è possibile inizialmente non provare niente o negare l’accaduto. Si cade giù come in una cascata e inizia un periodo molto doloroso, dove si provano le emozioni più disparate, più incomprese, più devastanti. Gradualmente si scopre un fiume al di sotto della cascata e si passa così alla fase dell’accettazione della scomparsa del proprio caro ed infine all’adattamento alla nuova realtà. Si continua così a percorrere il fiume, con la consapevolezza che non è lo stesso di prima, ma che ora è diventato il nostro nuovo fiume della vita.

Cosa puoi fare mentre attraversi il ‘Whirlpool of Grief’?

Lo stai già facendo leggendo queste righe: ti stai informando e stai entrando in contatto con la tua esperienza del lutto. E questo è già un segnale di ripresa. Un modo che potrebbe aiutarti ulteriormente è condividerla con le persone intorno a te, soprattuto con quelle che tu senti che ti capiscono e ti ascoltano veramente. Ogni giorno accertati di soddisfare necessità primarie come mangiare, dormire e fare un po’ di attività fisica. Poi quando ti sentirai pronto, riprendi la tua routine lavorativa o altre routine. Ci saranno momenti in cui il dolore sarà più forte di altri, per esempio negli anniversari o giorni speciali, commemora questi giorni con piccoli rituali. Renderanno il ricordo più significativo e la tua esperienza del lutto reale.

Adattato da <https://inyourcommunity.org.uk/2017/10/12/coping-with-loss-and-bereavement/>

LETTURE CONSIGLIATE

  • Collick, E. (1986). Through Grief: Bereavement Journey. London: Darton, Longman & Todd.
  •  Wilson, J. (2013) Supporting People through Loss and Grief: An Introduction for Counsellors and Other. London and Philadelphia: Jessica Kingsley Publishers.
  • Recalcati, M. (2016). Incontrare l’assenza. Il trauma della perdita e la sua soggettivazione. ASMEPA Edizioni.