Quando entriamo in contatto con persone provenienti da diverse culture, a volte nascono dei conflitti, causati da dimensioni culturali a noi poco conosciute. Questo può generare problemi di comunicazione e percezioni negative. Tali conflitti derivano principalmente da aspettative discordanti riguardo norme, valori o comportamenti   culturali dell’altro interlocutore. Quando questi aspetti sono molto diversi dai nostri e non ci piacciono o non vogliamo accettarli, nascono in noi tutta una serie di emozioni negative (come fastidio, irritazione, rabbia) e un senso interno di ambiguità e incertezza che se non sappiamo come gestire ci fa entrare in conflitto con l’Altro (diverso da me). Altri fattori che possono innescare dei conflitti interculturali sono l’uso del linguaggio (incluso quello non verbale), la necessità di preservare la faccia e l’identità e la manifestazione delle emozioni. I modi in cui si affrontano questi conflitti sono influenzati dai nostri valori e dalle nostre credenze culturali. Infatti, se siamo abituati ‘culturalmente’ ad avere uno stile di comunicazione diretto, possiamo essere più inclini ad usare la discussione (se reprimiamo le nostre emozioni) o il coinvolgimento (se manifestiamo le emozioni). Se invece siamo abituati ad uno stile di comunicazione indiretto, tendiamo ad essere accomodanti (se reprimiamo le emozioni) o dinamici (se esprimiamo le emozioni).  Quindi possiamo dire che nei conflitti interculturali è coinvolta sia la sfera emotiva che cognitiva.

Come gestire con successo i conflitti interculturali?

La chiave sembra essere lo sviluppo di competenza nel conflitto interculturale. Ovvero, “la gestione cosciente delle frustrazioni emotive e delle difficoltà interattive nel conflitto che sono dovute primariamente a differenze culturali, linguistiche o di appartenenza a gruppi etnici” (Ting-Toomey). Più precisamente, è necessario:

  • ampliare la nostra sensibilità culturale , acquisendo consapevolezza delle regole e degli stili di comunicazione in altri contesti culturali e sospendendo valutazioni negative;
  • essere consci dell’impatto delle nostre aspettative personali e culturali, delle nostre manifestazioni cognitive ed emotive e dello stile di comunicazione usato nel conflitto;
  • essere costruttivi nella comunicazione conflittuale, utilizzando linguaggio e comportamento appropriati e un dialogo rispettoso;
  • sviluppare adattabilità comunicativa, essendo flessibili, adattando il nostro stile comunicativo a quello del nostro interlocutore e possibilmente usando la sua madrelingua.

Quindi, essere culturalmente sensibili, consci delle differenze, costruttivi e adattabili può aiutare a risolvere i conflitti interculturali. Se hai provato queste strategie e non sei ancora del tutto sicuro di come affrontarli, allora il supporto di un professionista esperto in Counselling Interculturale può sicuramente fornirti un’ulteriore guida per gestire efficacemente questo tipo di conflitti.

LETTURE CONSIGLIATE

  • Jackson, J. (2014). Introducing Language and Intercultural Communication. Chap. 10, Managing language and intercultural conflict.  pp. 249-271 Abingdon: Routledge.
  • Ting-Toomey, S. (1999) Communicating across Cultures. London: Guilford Press.
  • Schmidt, P.L. (2007) In Search of Intercultural Understanding. Vienna: Meridian World Press.
  • Morn, R.T., Remington-Abramson, N. & Moran, S.V. (2014) Managing Cultural Differences. 9th Edition. Abingdon: Routledge.